12_07_2012 | TRASPORTI, RINNOVO DEL CONTRATTO CON TRENITALIA. IL COMITATO DEI PENDOLARI INSORGE: “ALTRI 3 ANNI DI CONDIZIONI DI VIAGGIO DISUMANE?”

Giovedì, 12 Luglio 2012

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TRASPORTI, RINNOVO DEL CONTRATTO CON TRENITALIA. IL COMITATO DEI PENDOLARI INSORGE: “ALTRI 3 ANNI DI CONDIZIONI DI VIAGGIO DISUMANE?”


Trenitalia. Alla notizia della proroga del più che atteso bando di gara per il rinnovo del contratto per il servizio dei trasporti regionali, il comitato dei pendolari (che continua a ricevere segnalazioni di “condizioni di viaggio disumane”) insorge.


Nei mesi scorsi, soprattutto dopo il nevone di febbraio il rinnovo era stato messo in discussione anche dalla Regione. Da qui le perplessità del comitato RomBo che “chiede a Governo, Regione Emilia-Romagna e Trenitalia: com’è possibile pensare di andare avanti altri tre anni in queste condizioni vergognose dopo che la Regione non ha indetto gara, ma ha prorogato il contratto di servizio esistente? Un contratto quotidianamente disatteso e incapace di essere controllato efficacemente da chi lo ha redatto”.


Le incognite. “Quali saranno gli investimenti previsti nella manutenzione ordinaria e per l’acquisto di nuovo materiale rotabile? Tutto tace. Gli utenti di Trenitalia devono attendersi rincari ed ulteriori peggioramenti del servizio per i prossimi 3 anni?”.


La denuncia del comitato nasce dall’esperienza di chi ogni giorno più volte al giorno si trova nelle condizioni di dover “allertare il 113 a causa del verificarsi di svenimenti e malori. Stare in piedi quasi due ore a 40 gradi in un vagone con le finestre chiuse e pieno di gente sembra essere il nuovo confort garantito da Trenitalia per l’estate”. In definitiva per i pendolari “Trenitalia, continua ad essere insufficiente e superficiale, come confermato dallo stesso personale”.


Problemi restano anche a livello di corse. “Le modifiche introdotte dal nuovo orario non sono sufficienti a controbilanciare il flusso di gente, soprattutto nella fascia serale, tra le 16 e le 18, che da Bologna torna verso Rimini. Anche solo salire e scendere dal treno diventa un’impresa per una persona adulta in salute, figuriamoci se a viaggiare sono bambini, anziani o portatori di handicap”.